Come controllare la rabbia e ritrovare subito la tua serenità

Oggi ti spiego come controllare la rabbia senza doverla sfogare o reprimere. Il metodo che ti insegnerò è molto semplice e funzionerà anche con te. Ecco cosa scoprirai:

  1. Da dove nasce la rabbia: perché ti arrabbi?
  2. Come gestire la rabbia: quando è utile.
  3. Come alimentare la rabbia.
  4. Come controllare la rabbia in modo semplice ed efficace.
  5. Come eliminare per sempre la rabbia dalla tua vita.

Ti consiglio di seguire l’ordine che ho scelto, ma puoi comunque iniziare da dove preferisci.

Cominciamo!

 

Da dove nasce la rabbia

Come controllare la rabbia

Innanzitutto cerchiamo di capire è cosa sia la rabbia e per quale ragione la sperimentiamo in alcune situazioni della nostra vita.

Ovviamente anche tu hai capito che non ti arrabbi sempre, ma solo in certe occasioni.

La rabbia è un’emozione.

Fin qui niente di nuovo, immagino.

Ti consiglio di leggere un approfondimento proprio sulle emozioni, che ho chiamato indipendenza emotiva, perché ti spiega bene cosa sono e come nascono.

Voglio subito sfatare alcune convinzioni sbagliate sulla rabbia, magari anche tu ci credi e sono in parte la causa di questa emozione:

  1. La rabbia non è una reazione naturale, nel senso che ogni persona impara a reagire con rabbia, così come si impara a rimanere calmi e distaccati.
  2. La rabbia, come ogni altra emozione, è legata alla cultura e al contesto: non ci sono forse situazioni o posti dove hai imparato a reprimerla? La nostra cultura ci insegna quando è giusto arrabbiarsi e come farlo.
  3. La rabbia non è mai utile: alcune volte pensiamo che ci spinga ad agire per migliorare le cose, ma come vedrai, è solo un modo di giustificare questa emozione.
  4. La rabbia non dipende da cosa ti accade o dal comportamento degli altri, ma da te, da quello che pensi e da come giudichi ogni cosa.

Fai subito il mio test sulle emozioni (la rabbia è un’emozione, ovvio). Ti aiuterà a capire meglio quello che ti sto spiegando, e non solo.

 

 

Detto questo, cerchiamo di capire cosa genera in noi questa emozione. Per gestire la rabbia devi prima capirla.

La rabbia nasce perché abbiamo paura.

Ogni emozione negativa dipende sempre dalla paura.

Nel caso della rabbia la paura scatta quando vediamo qualcosa che non è come, secondo noi, dovrebbe essere.

Ogni volta che una persona si comporta nel modo che ritengo sbagliato, ogni volta che qualcosa che vivo lo ritengo ingiusto, scatta la rabbia.

Si tratta di una reazione contro qualcosa di sbagliato, ed è una reazione forte e spesso violenta, perché ha come obiettivo cambiare quello che non va.

  • Mi arrabbio con un amico distratto perché così starà più attento.
  • Mi arrabbio con mio figlio per i capricci, perché così non li farà la prossima volta.
  • Mi arrabbio col cliente per fargli capire che in quel modo non si può comportare.

La rabbia dovrebbe essere una risposta capace di affrontare una situazione di pericolo e modificarla in modo positivo.

Paura dicevo. Infatti temi che quello che accade, e che non ti piace, possa farti del male, renderti infelice, o negarti la felicità che cerchi.

Qui apriamo una parentesi fondamentale: tu, come me, vuoi essere felice.

Fine della storia.

Quando parlo di felicità intendo che vuoi stare bene e provare emozioni positive. Mi sbaglio?

Forse preferisci stare male? Frustrazione, delusione e sofferenza sono quello che ti piace vivere ogni giorno?

Non credo.

Su cosa sia la felicità ho scritto una risorsa che devi leggere, per capire quanto sia importante nella nostra vita.

Ogni volta che qualcosa minaccia la tua felicità, reagisci con rabbia nel tentativo di cambiarla.

Potresti reagire con delusione o tristezza, e sarebbe una risposta, per così dire, passiva: ti chiudi per difenderti dal pericolo.

La rabbia, invece, è una risposta aggressiva, con la quale attacchi il pericolo per cambiare le cose.

Per questo, spesso, ci convinciamo che sia anche negativo, a volte, non arrabbiarsi.

Abbiamo una visione per cui, arrabbiandoci, agiamo e lottiamo per modificare quello che non va.

Quindi, detta così, la rabbia a volte è davvero utile.

È vero?

 

Come gestire la rabbia: quando è davvero utile

Come gestire la rabbia

Ti ricordi di una volta in cui qualcuno si è arrabbiato con te ed è stata un’esperienza piacevole?

Non dico utile o che avesse ragione, ma che sia stato piacevole e ti abbia reso felice subire la sua rabbia.

Lo ricordi un episodio in cui qualcuno ti ha trasmesso gioia o serenità sfogando la propria rabbia su di te?

Io scommetto di no.

Mi sbaglio?

L’idea che la rabbia sia utile, come detto, nasce perché ci spinge ad agire per cambiare le cose.

Io ti garantisco che non è mai una scelta positiva.

  1. La risposta dettata dalla rabbia non è lucida o attenta, è molto impulsiva e generalmente crea altri problemi. Ovviamente quando siamo arrabbiati ragioniamo meno e siamo molto più frenetici, frettolosi e aggressivi.
  2. La rabbia, di solito, non risolve i problemi, ma colpisce i sintomi: tuo figlio non impara a non fare i capricci, ma a non farli quando ci sei tu. Il cliente non pensa di aver sbagliato, ma evita di parlare con te.
  3. La rabbia è una risposta egoista, in cui l’unica cosa che ti interessa è ottenere quello che vuoi. Non conta quanto spesso finiamo per calpestare o danneggiare chi ci troviamo davanti.
  4. La rabbia è una reazione che non vorresti ricevere. Come detto non è piacevole e non ci fa bene se qualcuno la sfoga contro di noi. Pensi che agli altri piaccia la tua?
  5. La rabbia fa stare male prima di tutto te. Ti senti bene mentre la provi?

Come vedi ci sono ottimi motivi per scoprire come controllare la rabbia, perché non è mai una buona riposta.

Considera che potresti affrontare i problemi con calma e serenità.

Non sarebbe meglio?

Non è la rabbia il segreto dell’azione o del cambiamento. Se osservi i problemi e sei calmo, o calma, puoi agire e cambiare le cose.

La rabbia è la risposta di chi ha paura, non di chi vuole migliorare la situazione.

Qualsiasi rivoluzione sanguinosa è nata dalla rabbia, e quando è questa l’emozione che ci guida, qualcuno si farà male e, sicuramente, non è quello che ci piace ricevere.

Affrontare e risolvere i problemi è possibile senza bisogno di arrabbiarci quando qualcosa va storto.

Per farlo ti segnalo questa guida pratica, che ti spiega come essere sicuri di sé e trovare sempre una soluzione.

Torniamo alla rabbia.

Detto che è un’emozione, che dipende dalla paura che qualcosa sia dannoso e che non è mai davvero utile, anzi spesso un ulteriore problema, ti spiego cosa la alimenta.

Prima di darti le strategie pratiche per gestirla e controllarla, infatti, è indispensabile che tu sappia cosa aumenta le probabilità di arrabbiarti, per capire come, al contrario, renderle la vita difficile.

 

Cosa soffia sul fuoco della rabbia

Come contenere la rabbia

Ci sono delle situazioni in cui è più difficile non arrabbiarsi?

Ovviamente ognuno di noi ha i suoi motivi per provare rabbia, tuttavia ci sono alcune condizioni che la rendono più probabile.

Se comprendi bene cosa rafforza la possibilità di arrabbiarti, saprai quali sono le situazioni più a rischio e come smorzarle.

Ho individuato 3 fattori che facilitano la rabbia:

  1. Il tempo: meno ne hai più è facile arrabbiarti.
  2. La stanchezza: quando siamo stanchi e affaticati, abbiamo meno risorse per gestire le situazioni in cui potremmo arrabbiarci.
  3. L’ignoranza: meno ne sappiamo di qualcosa, più facilmente subentra la rabbia.

Ora le vediamo tutte e tre, così ti spiego come anticiparle e prevenirle.

 

1. Come calmare la rabbia: poco tempo e troppe cose da fare

Come calmare la rabbia

Quando siamo di fretta è più facile arrabbiarci.

Se hai poco tempo e tanti impegni, ogni imprevisto è un problema.

Il PC che funziona male, il telefono che non prende, il traffico, la coda in posta.

Solo alcuni esempi.

Il motivo è semplice: poiché abbiamo poco tempo e molto da fare, abbiamo paura di non riuscire a portare a termine i nostri impegni.

Ricordi che la rabbia è collegata alla paura?

Bene, gli impegni che hai sono cose che devi completare, ne hai bisogno, sono necessarie.

Più è importante quello che devi fare e più hai poco tempo per farlo, più facilmente subentra la rabbia.

Il segreto è prenderti più tempo, fare le cose con calma, programmare la tua giornata riducendo le cose da fare o lasciando più spazio tra di loro.

Il tuo obiettivo deve essere di ridurre le occasioni in cui agisci in preda alla fretta.

Adesso prendi un foglio e scrivi il programma delle prossime giornate, inserendo sempre dei tempi morti tra un impegno e l’altro.

Non organizzarti la giornata con attività che si susseguono a distanza di pochi minuti, cerca invece di avere sempre del tempo a disposizione tra ognuna di loro.

Se riduci le occasioni in cui sei di fretta, diminuiscono le situazioni in cui potresti arrabbiarti e imparerai come calmare la rabbia.

Se ti serve qualche consiglio o idea per fare questo lavoro, lasciami un commento.

 

 

2. Come non arrabbiarsi: evitare la stanchezza

come non arrabbiarsi

Ogni emozione negativa, rabbia compresa, è qualcosa che abbiamo imparato a utilizzare in certe occasioni.

Più siamo stanchi o affaticati, meno abbiamo la capacità di scegliere la reazione migliore alle situazioni che viviamo.

Scegliere come reagire a un insulto, a un problema o a una difficoltà, richiede energie e risorse mentali.

Cerca di individuare le situazioni in cui più facilmente provi rabbia (come vedremo meglio nell’ultima parte della guida).

Quello che devi fare è evitarle quando sei stanco, o stanca.

Se parlare con tuo figlio è una di queste, non farlo in un momento in cui hai poche forze: rinvialo al giorno dopo magari.

Se sai di dover affrontare situazioni in cui potresti arrabbiarti, evita di affaticarti prima, cerca invece di fare qualcosa di rilassante.

Quando senti di essere stanco, o stanca, evita discussioni che potrebbero innescare in te la rabbia.

Rinviale a dopo, allontanati da quelle che faresti fatica a gestire.

Quando senti di avere poca lucidità mentale o energia, evita le circostanze in cui, di solito, finisci per arrabbiarti.

Più hai lucidità ed energia, meglio saprai gestire la rabbia.

 

3. Come contenere la rabbia: più ne sai, meglio è

controllo rabbia

L’ignoranza alimenta sempre le nostre paure e, quindi, anche la nostra rabbia.

Il motivo è semplice: meno conosco qualcosa, meno posso capire se è pericolosa o come affrontarla.

Più affronti situazioni di cui sai poco o niente, o dove le tue informazioni sono superficiali, più offri il fianco a reazioni dettate dalla rabbia.

Prima di affrontare una discussione delicata, ad esempio, raccogli tutte le informazioni possibili sull’argomento.

Se conosci un tema in modo superficiale, perché hai ascoltato qualche opinione di altre persone, approfondisci, cerca di comprenderlo a fondo.

Più hai le idee chiare, più sarà facile per te capire come agire o trovare soluzioni. E contenere facilmente la rabbia.

Se invece hai le idee confuse, non sai come reagire di fronte a quel problema o non capisci come risolverlo, sarai preda della paura, e quindi della rabbia, più facilmente.

Informati, chiedi, fai domande. La sicurezza è un ottimo antidoto a qualsiasi emozione negativa, rabbia compresa.

Per questo ti consiglio una guida pratica preziosa in questo passaggio.

Come vincere la paura, perché come detto è sempre alla base delle nostre emozioni negative.

Ecco quindi cosa ti consiglio di fare subito:

  1. Comincia a gestire il tuo tempo e i tuoi impegni in modo differente, e se ti trovi sotto pressione, rinvia qualcosa, sposta gli appuntamenti, datti più tempo. Considera che per quanto possa sembrare assurdo questo consiglio, più stai bene tu, emotivamente, più otterrai risultati positivi.
  2. Evita di fronteggiare situazioni a rischio quando sei stanco, o stanca. Rinviale, programmale nei momenti in cui hai più energie e lucidità. Scegli tu quando affrontarle, invece di esserne controllato, o controllata.
  3. Informati su tutto quello che ti riguarda o con cui entri in contatto. Cerca di sapere, approfondisci, chiedi, fai domande. Più ne sai, più riuscirai ad affrontare le situazioni della vita con calma e sicurezza.

E adesso non resta che capire come gestire la rabbia nelle situazioni di ogni giorno

 

 

Come controllare la rabbia: rimedi semplici ed efficaci

Rimedi contro la rabbia

Ti propongo un metodo semplice ma estremamente efficace, con 3 trucchi per controllare la rabbia e non lasciarti dominare.

Per prima cosa devi individuare le situazioni a rischio.

Tu sai, per esperienza, quali sono i momenti, i posti, le persone, gli argomenti, le situazioni che ti vedono arrabbiato, o arrabbiata.

Ognuno di noi, come detto, risponde con la rabbia in modi e per motivi differenti.

La prima cosa che devi fare è un elenco di tutte le situazioni in cui di solito ti arrabbi.

Scrivilo, non limitarti a pensarci, devi avere davanti a te tutte le situazioni a rischio rabbia.

A questo punto, al momento di affrontare le situazioni che hai appena individuato, puoi scegliere una delle alternative che ti suggerisco.

Provale anche tutte, verifica quali funzionano meglio per te o in base alle situazioni che vivi quali sono più adatte.

 

1. Dominare la rabbia: non perdere la concentrazione

Dominare la rabbia

Il problema di gestire la rabbia è che arriva senza quasi che ce ne accorgiamo.

Un attimo prima stai parlando, un attimo dopo provi rabbia e la discussione è diventata una battaglia.

Il primo consiglio è di tenere la concentrazione su questo, non farti sorprendere dall’emozione.

Potresti usare un braccialetto, o mettere un oggetto su un tavolo sotto i tuoi occhi, chiedere a un amico di farti un segnale se inizi ad arrabbiarti.

Il suggerimento più efficace, però, è anche il più creativo.

Prendi il tuo cellulare, togli la suoneria e inserisci la vibrazione, quindi punta una sveglia tra 5 minuti.

Ovviamente fallo appena prima di ritrovarti in una delle situazioni a rischio.

Ogni volta che suona la sveglia, o meglio che il cellulare si mette a vibrare, prendilo, bloccala e punta una nuova sveglia 5 minuti dopo.

Questa vibrazione ti ricorda che devi mantenere la calma. Perciò riprogramma la sveglia fino a che non superi la situazione a rischio.

Se ti arrabbi spesso mentre sei a tavola, in famiglia, tieni il cellulare in tasca per tutto il pranzo, o la cena.

Fai lo stesso durante una riunione di lavoro o mentre parli con tuo figlio, se queste sono situazioni in cui, normalmente, perdi la pazienza e ti arrabbi.

Ti assicuro che questo sistema manterrà la tua concentrazione su un obiettivo molto semplice: non voglio arrabbiarmi.

 

2. Come placare la rabbia tenendo la bocca chiusa

Come placare la rabbia

Altro trucco che funziona benissimo è restare in silenzio.

In questo caso il tuo impegno è di non parlare durante le situazioni a rischio.

Ascolta, rifletti, ma non dire nulla.

Quando parliamo siamo spesso trasportati dalla foga del discorso, smettiamo di ascoltare gli altri e ci concentriamo su cosa stiamo dicendo, rinforziamo la rabbia con le nostre stesse parole.

Usiamo un tono di voce alto e aggressivo e questo, paradossalmente, alimenta le nostre emozioni.

Tu fai silenzio.

Quando senti qualcosa che ti farebbe arrabbiare, non dire nulla.

Se il problema è legato agli altri, allora mentre li ascolti in silenzio fati queste domande:

  1. Quello che dicono potrebbe essere giusto?
  2. Se loro ci credono devono avere ottimi motivi, quali potrebbero essere?
  3. Forse sono io che mi sbaglio, potrei saperne di più?
  4. Cosa c’è qualcosa di buono e utile in quello che sto sentendo?

Non limitarti quindi a fare silenzio, ma usa queste domande per avere un atteggiamento differente.

Se devi dire qualcosa, scrivilo.

Prendi un foglio e scrivi le tue risposte. Falle poi leggere agli altri.

Vietati di parlare.

Se ti metti a scrivere risposte e opinioni, non solo mantieni un silenzio capace di calmarti, ma ti dai più tempo per riflettere, perché scrivere è un processo più lungo e richiede più tempo.

Fare silenzio, inoltre, è la risposta perfetta quando la rabbia dipende da situazioni in cui non sono coinvolte altre persone.

Spesso ti arrabbi perché un elettrodomestico non funziona? Qualcosa va storto?

Bene, fare silenzio ed evitare parolacce, invettive, polemiche, ti aiuterà a gestire la rabbia.

Qualsiasi cosa dirai, cambierà la situazione? No, è solo uno sfogo.

Ti assicuro che se prendi l’abitudine ad affrontare in silenzio ogni contrattempo o problema, comincerai a controllare facilmente la rabbia.

Mentre osservi le situazioni senza aprire bocca, fatti queste domande:

  • Come potrei risolvere questo problema?
  • Sto sbagliando qualcosa? Cosa?
  • Cosa dovrei fare per cambiare la situazione?
  • Se ci fosse un mio amico al mio fianco, e fosse più calmo di me, cosa mi consiglierebbe di fare?
  • Se fossi in televisione, come reagirei?
  • Cosa posso cambiare per ottenere un risultato migliore?
  • Se proprio non funziona, che alternative ho?

Usa queste domande mentre non apri bocca per riflettere e trovare soluzioni ai problemi.

Ricorda che il tono di voce e le parole che la rabbia ti detta, la alimentano rendendola sempre più forte.

Il silenzio sarà un alleato prezioso per questa tua battaglia.

 

 

3. Come fare per non arrabbiarsi: relax!

Come fare per non arrabbiarsi

La rabbia non prende solo la mente, ma anche tutto il nostro corpo.

I muscoli sono tesi, noi diventiamo più rigidi, cambia la postura.

Se osservi le persone quando si arrabbiano, noterai alcune cose interessanti:

  • Tendiamo a porci di fronte agli altri e mai di lato, come se dovessimo scontrarci.
  • Di solito ci alziamo in piedi e non restiamo seduti o sdraiati.
  • Il viso non è mai sorridente, ma teso e serio.
  • Alziamo la voce.
  • Evitiamo il contatto con gli altri, anzi ci allontaniamo da loro (se non vogliamo colpirli!).

Queste sono alcune delle risposte fisiche legate alla rabbia.

Un ottimo modo per controllarla, è modificare queste risposte, capovolgendole.

Ecco quindi una serie di buoni consigli da attuare nelle situazioni a rischio:

  1. Parla a voce bassa, volontariamente, come se ci fosse qualcuno che dorme nella stanza accanto e non vuoi svegliarlo. Calma te e spingerà chi ti sta parlando a cambiare tono di voce e stemperare l’atmosfera di conflitto. Se ti viene difficile fingi di avere mal di gola!
  2. Mettiti in una posizione rilassata. Invece di stare in piedi siediti, ma come se volessi rilassarti. Sdraiati su una poltrona, mettiti in una posizione in cui dormiresti, o cercheresti di rilassare il tuo corpo.
  3. Sorridi, guarda negli occhi chi ti sta vicino e mantieni il sorriso anche mentre parli.
  4. Avvicinati alle persone con cui parli, tienile per mano, entra in contatto fisico con loro. Non stare di fronte, ma poniti al loro fianco. È difficile arrabbiarsi con qualcuno a cui teniamo la mano o con cui siamo abbracciati.
  5. Se è il caso, abbandona la stanza, esci fisicamente dalla situazione in cui ti stai arrabbiando.
  6. Se serve, apri una finestra, la porta, accendi la televisione, insomma, fai qualcosa che spezzi lo schema in cui vi trovate, interrompi quello che sta accadendo.

Queste sono alcune idee, l’importante è che alteri le risposte fisiche tipiche della rabbia.

Nelle situazioni in cui sei solo, o sola (ma anche con gli altri se ti sembra opportuno!), puoi anche cantare ad alta voce.

Prima ti ho suggerito di restare in silenzio.

Se preferisci, mentre il computer si impalla davanti a te o il traffico sembra bloccarsi per sempre, puoi anche cantare.

Voce alta, rigorosamente canzoni con un testo positivo e che conosci bene.

In questo modo sposti l’attenzione della tua mente dal problema a qualcosa di positivo.

Ricorda che i problemi si risolvono molto meglio quando siamo calmi e sereni!

Finora, però, ti ho spiegato come controllare la rabbia. E se volessi eliminarla per sempre dalla tua vita?

È possibile, non temere, e ti spiego subito cosa devi fare per riuscirci.

 

Come eliminare per sempre la rabbia dalla tua vita

Come gestire le emozioni

Se vuoi eliminare la rabbia, devi imparare come gestire le emozioni negative e trasformarle in positive.

In questo modo non controlli le situazioni a rischio, le elimini.

Se cambia il tuo modo di gestire le emozioni non avrai più niente a che fare con la rabbia.

Leggi subito la guida che ti ho segnalato, è davvero una delle più importanti che abbia mai scritto.

Un altro aspetto davvero importante è la tua autostima.

Più hai sicurezza nelle tue capacità, fiducia in te stesso, o te stessa, meno è facile provare rabbia.

Ricorda che la rabbia è alimentata dalla paura, e se scopri come migliorare l’autostima, saprai come affrontare e risolvere ogni problema che oggi ti spaventa.

Ti arrabbi soprattutto quando temi che qualcosa sarà dannoso per te.

Se impari a trovare soluzioni a qualsiasi problema, consapevole di avere giù tutto quello che ti serve per riuscirci, la rabbia diventerà una risposta inutile.

Anche questa è una guida gratuita davvero molto preziosa.

Facciamo il punto della situazione?

Bene!

  1. Hai compreso che la rabbia dipende dalle tue paure, e che è alimentata dalla fretta, dall’ignoranza e dalla tua stanchezza.
  2. Hai capito che devi prevenire le situazioni a rischio, perché se sai quando la rabbia potrebbe presentarsi, sarà più facile riuscire a controllarla.
  3. Ti ho insegnato alcuni rimedi semplici da realizzare ma davvero molto efficaci per controllare la rabbia. Devi solo metterli in pratica.
  4. Ti ho spiegato come puoi eliminarla, imparando a gestire le tue emozioni e credendo di più nelle tue capacità.

Ora sai non solo come controllare la rabbia, ma soprattutto come puoi arrivare ad eliminarla definitivamente, dalla tua vita.

Hai visto che fa stare male te, non serve e peggiora i tuoi rapporti con gli altri.

Cosa aspetti a liberartene per sempre?

Non ti resta che entrare in azione.

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L'autore: Giacomo Papasidero


Mental Coach dal 2010, mi occupo di felicità ed emozioni da oltre 10 anni.
Il mio obiettivo è insegnare che ognuno di noi può diventare più forte di qualsiasi problema. Questo per me significa diventare felici.

Anche se ho tenuto un seminario all'Università di Parma e sono stato ospite a SKyTg24, la cosa di cui vado più fiero è la Scuola di Indipendenza Emotiva che ho avviato formalmente nel 2018, perché è un percorso chiaro, graduale e concreto che sta rivoluzionando la vita di tante persone.

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