Il dizionario Treccani definisce l’egoismo così: “Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità, tendendo a escludere chiunque altro dalla partecipazione ai beni materiali o spirituali ch’egli possiede e a cui è gelosamente attaccato“.
Quello che ti propongo è di capire bene cos’è l’egoismo, comprendere per quale motivo diventiamo egoisti, come riconoscere se una persona lo è, se lo sei tu e quando, soprattutto comprendere se e quando l’egoismo è sano e quando invece ti impedisce di essere felice.
Io vorrei partire da un concetto chiave: le persone sono importanti per te?
Come hai letto qui sopra, l’egoista si preoccupa solo di sé, per cui se siamo egoisti consideriamo importanti gli altri? Sappiamo dare loro valore?
Prima di spiegarti qualcosa che ho capito una sera prima di andare a dormire, ti propongo di fare subito il mio test sull’egoismo.
Egoismo: quando valgono gli altri per te?
Quanto valgono gli altri?
Riflettevo su questa cosa prima di andare a dormire.
Noi tendiamo a relativizzare tutto.
Se ci pensi, il mio cane è il mio.
Mia mamma, mia sorella, il mio amico, il mio collega, la mia città, la mia squadra di calcio.
E poi c’è il mio partito, la mia religione, il mio club, il mio ristorante, la mia palestra.
E poi diciamo di non avere molto!
Ma non basta.
Quella persona è dall’altra parte della mia strada, sul balcone di fronte ai miei occhi.
Quel bambini sta in un continente che non è il mio, quell’uomo dorme sotto un ponte che non è nella mia città.
Quella donna ha il mio stesso colore di pelle, quell’altra non ha i miei stessi lineamenti.
Quello non ha il mio modo di parlare, quell’altro non ha i miei costumi o le mie tradizioni.
Quella persona non ha le mie stesse regole, quell’altra non ha i miei comportamenti.
Ci hai mai pensato che le persone le consideriamo sempre e solo (o quasi) in funzione di noi stessi?
Che tutti hanno un ruolo in base a noi, che l’importanza che diamo a ogni individuo dipende dalla relazione con il “mio” qualcosa?
Per noi è difficilissimo vedere gli altri per ciò che sono e non per il ruolo che gli diamo.
Per noi è difficilissimo cogliere l’importanza di ogni persona di per sé, indipendentemente da noi e dalle nostre regole.
E non vale solo per le persone, ma per tutto quello che ci circonda.
Noi tendiamo a vivere egoisticamente non perché facciamo male agli altri per il nostro interesse.
Forse, penso adesso, mentre scrivo, l’egoismo è proprio vivere tutti e tutto in funzione di se stessi.
Considerare importante tutto e tutti in base al ruolo che gli attribuiamo nella nostra vita.
Quasi come se niente contasse molto se non perché ha un ruolo nella nostra vita.
Un ruolo positivo, che gli abbiamo dato noi.
E chiaramente questa importanza dipende dal mantenimento del ruolo e cambierà, molto probabilmente, nel tempo.
Forse l’egoismo non è altro che non saper riconoscere che l’altro vale quanto me anche se con me non ha niente a che fare.
Che l’altro vale quanto ma anche se non ha alcun ruolo, alcun peso, nella mia vita.
Che l’altro vale quanto me anche quando assume un ruolo negativo nella mia vita.
Ecco la differenza tra amore ed egoismo.
Nell’egoismo tu vali perché hai una qualche relazione con me (mio o “non mio“).
Nell’amore tu vali, perché sei tu.
E non ha alcuna importanza il tuo ruolo nella mia vita, perché tu vali a prescindere da me.
Come io valgo a prescindere da te.
Così mi facevo questa domanda: “Riesco a riconoscere che questa persona è importante anche se per me non è importante?“.
Sembra paradossale, anche perché, quando io riconosco che tu sei importante, allora lo diventi anche per me.
E non perché inserisco il pronome “mio”, non perché hai un ruolo attivo e positivo nella mia vita, non perché mi dai qualcosa.
Per me sei importante perché tu sei importante di tuo.
E quando riesco a vederti davvero, ad amarti, allora vedo che sei importante e basta.
Nell’egoismo gioca un ruolo chiave anche il rispetto.
Fromm lo definiva la “capacità di vederti per quello che sei“.
Se riuscissimo a vedere gli altri per quello che sono, scopriremmo che tutti sono importanti e speciali.
Indipendentemente da noi.
Ecco, il valore degli altri è indipendente da me.
Tu vali perché sei tu.
Non conta in che relazione sarai con me, o se non ci sarai mai in nessuna relazione.
Forse amare è così impegnativo, perché non siamo educati a vedere gli altri davvero.
A vederli per ciò che sono slegandoli, finalmente, dal ruolo di “comparse” sul palcoscenico della nostra vita.
Ma non basta, perché spesso gli altri potrebbero accusarci di essere egoisti quando non lo siamo.
Come non cadere in questa trappola che, attraverso il senso di colpa, diventa manipolatoria?
Ascolta questa storia.
Egoista: chi è lo realmente?
Francesca sta parlando con suo padre.
Lei vuole che lui lasci il lavoro che altrimenti li costringerà a cambiare città, e lei dovrà abbonare tutti i suoi amici e i parenti.
Così Francesca dice al padre che se la ama, deve scegliere lei, non il suo lavoro.
Francesca: (con gli occhi lucidi) “Se mi ami, come puoi preferire il tuo lavoro alla mia felicità?”.
Il papà: “Non è questione di preferire il lavoro a te…”
Francesca: (interrompendolo bruscamente) “Sì che lo è, tu stai dando la precedenza la tuo lavoro. Per te conta più il tuo lavoro che tua figlia!”.
Il papà: “Quello non è il mio lavoro, ma la strada che ho scelto di seguire nella mia vita“.
Francesca: (silenziosa e sorpresa)
Il papà: “Se io scegliessi oggi di abbandonare il lavoro per te, ti condannerei a essere mia schiava per sempre“.
Francesca: (lo guarda con uno sguardo confuso)
Il Papà: “Se io rimettesi tutta la mia vita nelle tue mani, scegliendo di metterti al primo posto, semplicemente ti torturerei ogni giorno pretendendo che tu mi renda felice. Ogni volta che non farai come voglio, che vorrai compiere scelte che non condivido o che non sarai disponibile con me, io soffrirò.
E sai a chi darò la colpa della mia sofferenza? A te.
Non solo, perché cercherei di controllare la tua vita visto che ho rinunciato alla mia per fare come desideri e quindi esigerò che tu dedichi la tua a me.
E quando vorrai andare via, non te lo potrò permettere, visto che tu saresti tutto e io avrei rinunciato per soddisfarti a ogni altra cosa.
Se oggi io rinunciassi a me per farti contenta, condannerei te a una vita di prigionia, e me a una vita miserabile in cui dipenderò da ogni tuo sorriso o broncio per la mia felicità.
Ti amo, per cui non potrei mai farti questo“.
Francesca: (vorrebbe piangere, ridere, gridare, sentirsi delusa o sconvolta, ma è anche colpita. Così, per non far torto a nessuna di queste emozioni che le turbinano dentro, resta muta e silenziosa).
Il vero significato della parola egoista
Egoista è, sosteneva De Mello, non chi vuole decidere per la propria vita, ma chi vuole decidere per quella degli altri.
Posso essere egoista nel lasciare andare o nel trattenere qualcuno.
Posso essere egoista nel dire “no” o nel dire “sì”.
La differenza non è visibile all’occhio, ma solo al cuore e alla mente.
Se vuoi superare ogni egoismo e scegliere con amore, leggi il consiglio di questa pagina.
Ma ricorda anche che quando scegli di amare, ti diranno spesso che sei egoista.
Lo so, sembra un controsenso, ma accade spesso.
Molto spesso.
Il problema è che le persone non vogliono essere amate.
Ma assecondate.
La differenza?
Quando ami fai quel che tu ritieni giusto.
Quando assecondi fai quel che vogliono gli altri.
La noti la differenza?
Le persone vogliono che tu faccia quel che desiderano.
Punto.
Di solito non conta se sia giusto, se sia secondo i tuoi principi, se gli faccia bene.
Lo vogliono e basta, e ti diranno che sei egoista se non fai come ti chiedono.
Quando ami, invece, ti importa della felicità degli altri.
E se una cosa piacevole fa male, questa non porterà verso la felicità.
Ma le persone vorranno la cosa piacevole.
Ami qualcuno se:
- Fai qualcosa in cui credi e dici “no” alle cose che trovi sbagliate.
- Aiuti quella persona a non avere bisogno di te.
- Aiuti quella persona a non dipendere da niente e nessuno.
- Aiuti quella persona ad affrontare la realtà, anche se dura.
- Aiuti quella persona a diventare forte e matura.
Sai cosa significa?
Così come amare richiede forza a te, se ami chiedi agli altri di essere forti.
Perché se mi ami mi aiuti a diventare forte, non a restare debole, mi aiuti ad affrontare le difficoltà, non le risolvi per me, mi aiuti a crescere, non a restare come sono.
E questo significa che gli altri dovranno faticare.
E non gli piacerà quasi mai.
Così puoi scegliere se amare gli altri, e sentirti spesso dire che sei egoista, o assecondarli, sentendoti dire che “li ami” e riuscendo a tenerteli buoni.
Assecondare significa dare qualcosa che non è davvero buono ma che le persone ti chiedono e desiderano, per cui saranno contente di questo.
O ami o assecondi.
E se ami, spesso ti accuseranno di essere egoista.
Lo vivo spesso.
Ma amare, se non ti importa di ricevere nulla in cambio, è la sola cosa che rende felici.
E quindi l’egoismo sano esiste?
Io preferisco dire che a farti bene è l’amore per te stesso, o te stessa.
E amarsi non è mai una scelta egoistica. Anzi.
Io dico che amarti e prenderti cura di te è la tua più grande responsabilità.
Se non ti ami, non avrai mai la forza, l’equilibrio e la serenità per poter amare davvero gli altri.
Ho scritto una pagina dedicata solo a come amare se stessi. Sarà utile adesso che hai compreso cos’è l’egoismo e come riconoscerlo (hai fatto il test? Fidati, è un passaggio essenziale).