Una ragazza mi ha scritto: “Non so se lo amo, se continuare ad avere una storia con lui”. Questa è una domanda che ricevo spesso e che possiamo girare anche al maschile: non se se la amo.
Soprattutto, nell’email, la ragazza mi diceva se potevo aiutarla perché non sa come capirlo.
E qui mi è venuto in mente di scrivere in modo chiaro come capire se amo una persona.
Partiamo da una domanda diversa: riusciresti a capire se stai mangiando un piatto di spaghetti?
O anche in questo caso non sarebbe facile capire se lo mangi?
Se pensiamo all’amore come a qualcosa che ci capita di provare, qualcosa di involontario, casuale, fortuito, è come se l’amore fosse una malattia.
Quando hai la febbre cerchi dei sintomi e scopri se la tua temperatura è aumentata.
No, non l’hai aumentata tu, è qualcosa che succede a te, non qualcosa che fai.
L’amore non è così.
L’amore è qualcosa che fai, l’amore è una scelta.
Non so se lo amo: ecco le domande per capirlo
Ecco qualche domanda che non lascia spazio ai dubbi:
- Perdoni ogni errore che commette? Se lo ami, perdoni.
- Accetti e rispetti le sue idee anche se non le condividi? Se ami, accetti e rispetti.
- Desideri che sia felice anche se non lo fosse con te? Se ami, desideri la felicità dell’altro a prescindere da cosa vuoi tu (per capirlo meglio, leggi questa pagina).
- Dedichi del tempo a questa persona e lo vivi con gioia? Se ami, dedichi tempo con entusiasmo.
- Pensi con amore a questa persona, concentrandoti sulle cose positive? Se ami, pensi con amore.
- Cerci di capire questa persona senza mai giudicarla? Se ami comprendi e smetti di giudicare.
- La aiuti se ha bisogno di una mano, di supporto, o di sostegno? Se ami aiuti, incoraggi, sostieni.
- Affronti i tuoi problemi senza farli pesare? Se ami non scarichi il peso dei tuoi problemi sull’altro.
E queste sono solo alcune delle tante cose che fai se ami qualcuno.
Aspetta.
Manca l’elemento chiave.
Fai tutte queste cose e non chiedi niente in cambio?
Neanche di ricevere amore a tua volta?
Se non vuoi nulla per quello che dai, allora stai amando.
Considera questo: l’amore è un dono.
Non ti fai pagare per amare, che razza di amore sarebbe altrimenti?
E come puoi considerare un dono qualcosa che dai solo se viene ricambiata?
Se ti facessi un regalo solo a patto che tu mi dia qualcosa in cambio, sarebbe un regalo?
O una vendita?
Se ami, doni chi sei senza chiedere nulla in cambio.
E qui ci potrebbero essere molte domande. Per esempio:
- Ma se amo solo io, che senso ha la coppia? Leggi questa pagina.
- Me se dai e non ricevi niente, alla fine non ti svuoti? Leggi quest’altra pagina.
- Amare così è bello, ma in una coppia può funzionare? Leggi questa pagina.
- Ma innamorarsi non lo programmi, non lo scegli, ti capita e basta! Ok, questa non è una domanda, ma leggi questa pagina.
Tra l’altro, se hai il dubbio circa il tuo innamoramento, ti mostro il mio test che ti spiega come capire se sei innamorata, o innamorato.
Però c’è ancora un ultimo tassello fondamentale per capire se ami davvero oppure no.
Riprendi l’elenco delle azioni che ti ho elencato prima. Le compi nei confronti di tutti?
Sì, accetti, rispetti, non giudichi, aiuti, sostieni, perdoni, dedichi tempo (anche poco, qualità, non quantità!) con tutti?
Ami tutti?
Sì, perché in realtà se non ami tutti, non stai davvero amando nessuno.
Quando amo solo qualcuno, un paio di persone o poco più, non è davvero amore, ma interesse.
Dai, ma solo a chi pensi possa dare poi a te qualcosa in cambio, e così torniamo al punto di prima: diventa una vendita, non è più un dono e non è più amore.
Su questo punto, che potrebbe sembrare il più strano per capire se ami qualcuno, leggi con attenzione (e ascolta bene il video) questa pagina.
Per cui torno alla domanda della ragazza: non so se lo amo, come lo capisco?
Non devi capirlo, devi farlo.
Vuoi scegliere di amarlo?
Se lo amerai, proverai amore per lui.
Questo mi fa tornare alla mente una delle frasi d’amore più significative che abbia mia letto. Ma di questo ne parliamo un’altra volta.
Ciao Giacomo, nonostante a me non manchi nulla è un periodo che non mi sento felice. Ho iniziato questo processo colpevolizzando mio marito di certe sue mancanze, ma ad oggi (sopratutto leggendo ciò che scrivi) mi sono resa conto che non sono capace di amare. Prima di tutto me stessa. E anche gli altri. Non ho avuto un buon esempio in famiglia e solo ora mi accorgo di aver fatto la stessa cosa. In questa mia fase di autoanalisi e di tentativi per capire se il problema è tutto e solo mio o se in parte anche dovuto a mio marito…e se portare avanti il mio matrimonio con la consapevolezza che non amo come “dovrei”… un altro uomo si è insinuato nella mia mente. Non è successo nulla di concreto, solo complimenti e sguardi particolari, ma avverto chiaramente che c’è di più da parte sua. Giorno dopo giorno i suoi comportamenti hanno suscitato in me una fortissima attrazione. Sono consapevole che se non ci fosse stata la situazione che ti ho spiegato non l’avrei considerato, per tanti motivi in cui non mi dilungo. Oltretutto, se io “cedessi” ciò non porterebbe nulla di buono né nella mia vita personale né in quella lavorativa dove l’ho conosciuto. Nonostante razionalmente io sia consapevole di tutto questo e dovrei solo fargli capire di smetterla..non riesco a non pensarlo e a non desiderare qualcosa in più che non so neanche io cosa sia. Ho difficoltà anche a spiegarlo. Sta di fatto che sto malissimo..ho in me mille emozioni, confusione, sensi di colpa, attrazione, desiderio, paura…(generate dai miei pensieri, lo so, ma questi sono confusi!). A volte vorrei non avere responsabilità verso nessuno e vivermi questa cosa e basta.. un pensiero sciocco lo so.. le nostre azioni hanno inevitabilmente delle conseguenze…
Ho letto tante cose che hai scritto, le trovo corrette, ma non riesco comunque a “sbrogliare la matassa”… a fare chiarezza in me stessa… come posso fare?
Grazie in anticipo se vorrai rispondermi
Chiarezza manu,
prima di tutto capire.
Se non stai bene e in questo uomo vedi una speranza di felicità, ovviamente ne sarai attratta.
Il punto è capire che non risolvi cercando altre “distrazioni”, ma andando a fondo, dentro di te, comprendendo il tuo malessere e vivendolo in modo differente.
Per poi decidere quale sia la cosa giusta da fare.
Io parto sempre dalle emozioni. Leggi questa pagina 🙂
Prima di tutto grazie per avermi risposto☺
Quella che tu chiami “speranza di felicità ” è per me la possibilità di colmare ciò che in questo momento mi manca e questo mi fa stare bene. Ma la consapevolezza che questa sarebbe solo un’illusione momentanea (per non parlare dei danni collaterali su tutto e tutti) mi fa stare male. Mi sento un po’ come la “falena con il fuoco” pur sapendo che mi bruceró non posso resistere ad avvicinarmi. In fondo io la mia risposta ce l’ho ed è “tutto questo casino per niente…per un benessere momentaneo a discapito di uno a lungo termine” ma è così difficile gestire i pensieri come tu insegni!!
Sto leggendo il tuo libro e ho letto l’articolo che mi hai suggerito e pur trovando tutto giusto la mia mente formula sempre lo stesso pensiero “difficile”. Emozione negativa. Dovrei pensare “possibile” e avrei un emozione positiva. Ma come si può gestire ogni singolo pensiero ogni istante? La vita scorre veloce.. non si ha tutto questo tempo per “aggiustare il tiro” ogni volta che si formula un pensiero…
Questione di abitudine e allenamento.
Oggi aggiusti, se ci lavori, domani ti viene spontaneo pensare in modo sano per te e non controproducente.
Che ne dici di iscriverti alla mia scuola?
Grazie Giacomo, ci penserò.. intanto continuo con la lettura del tuo libro ☺
In tempi di corona virus mi son trovata a trascorrere quasi H24 del mio tempo a casa con il mio partner. Lui lavora da smart working da prima di questa estate e io lavoro poche ore alla sera, se all’inizio era piacevole avere a che fare con lui costantemente ora mi sento privata dei miei spazi e libertà. Lui finito di lavorare ha casa per sé, ha le ore per sé mentre io sono al lavoro ma io momenti in cui la casa è per me e senza faccende da fare non ne ho.
Non ho ancora capito se lo amo ancora o no o forse semplicemente ho bisogno del tempo per me, delle coccole per me… Ma ecco io vorrei amarlo come prima. e Ho letto tutto quel che hai scritto, i vari collegamenti. E pare ovvio che al momento non lo amo più, ma c’è anche da dire che il tempo che io ora trascorro con lui ora è diverso da quello di prima
Parti da te.
Dal tempo che trascorri a casa, da come lo fai.
Riprenditi degli spazi in cui prenderti cura di te.
Come stai determina cosa fai e cosa provi.
Hai letto questa pagina?
Io penso di amare così.. Quasi tutti, incondizionatamente.
Il problema si presenta con la mia ex ragazza; l ho lasciata io, non sento più quel sentimento dopo 6 anni.
Ecco però che, tu mi dici che basta volerlo e si può amare. Secondo questo principio allora nessuna storia in cui si sta bene, non si litiga, c’è pace, dovrebbe finire.
BASTA VOLERLO. Non è così per me, io per riuscirci a volerlo, ho bisogno di qualcosa che non ho capito cosa sia.
Sarebbe vero pure il contrario: qualsiasi persona se lo voglio potrebbe essere la mia donna per la vita (salvo rapporti manipolatori, violenti e di incompatibilità pesante).
Sbaglio qualcosa?
Ci sono due punti da capire: il primo “quasi”, che pone delle eccezioni, e poi quel “qualcosa” che non hai ancora capito.
Io credo che per amare dobbiamo stare bene.
Se mi manca qualcosa, più che amarti, verrò a cercare questo qualcosa che mi manca e pretenderò che tu me lo dia.
Di solito noi viviamo insoddisfatti, cercando nell’altro, soprattutto in una coppia, quel che ci deve rendere felici e “sazi”.
Ma così usiamo gli altri, invece di amarli.
Li usiamo per ottenere quel che ci manca.
In realtà penso che l’amore sia il frutto di una felicità personale, profonda, che ti porta a voler donare questa gioia all’altro, chiunque sia.
E poi ovviamente anche se potresti fare coppia con chiunque, è chiaro che non siamo tutti uguali e che ogni relazione sarà differente.
Per cui prima amo, poi posso trovare (non cercare) una persona con cui costruire una relazione di coppia sana 🙂
Credo di non poter amare nessuno nel modo che descrivi, a cominciare da me stesso. Perfino su mio figlio (che è la persona che più di tutte amo) ho aspettative concrete, sono “geloso” del suo volermi bene e ci rimango male se dopo i miei sforzi per accontentarlo lui mostra ingratitudine. Oltre a tanto altro…
Se tu riesci davvero (nella pratica, non idealmente) a amare (tutti) nel modo che hai scritto, non dovresti farti più chiamare Giacomo, ma Gesù! O sbaglio? 🙂
Altra annotazione, se davvero li ami tutti allo stesso modo non dovresti sposarne nessuno, ma di questo ne parliamo un’altra volta… :))
Confermo, mi chiamo Giacomo 😀
Il guaio è che siamo educati alla gelosia, al possesso al soddisfare i nostri bisogno attraverso gli altri.
E questo, ci insegnano, lo chiamiamo amore.
Tu non vorresti essere amato “come descrivo”?
Non è quel che vorresti?
Se fossimo educati a vivere con amore, a fare concretamente quel che ho descritto, sarebbe per noi ovvio e naturale.
In fondo Gesù mostrò qualcosa che ogni persona avrebbe potuto fare, che ogni persona può scegliere di fare 🙂
Meglio viverlo che capirlo…
Grazie “Giacomo” della risposta gentile, (a freddo noto che il mio era un commento decisamente “poco cortese”) e scusa.
Ti voglio bene ? …
[…]
“Ti amo!” disse il Piccolo Principe.
“Anche io ti voglio bene.” rispose la rosa.
“Ma non è la stessa cosa.” rispose lui, “Voler bene significa prendere possesso di qualcosa, di qualcuno.
Significa cercare negli altri ciò che riempie le aspettative personali di affetto, di compagnia.
Voler bene significa rendere nostro ciò che non ci appartiene, desiderare qualcosa per completarci, perché sentiamo che ci manca qualcosa.
Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità.
E se non siamo ricambiati, soffriamo.
Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi.
Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative.
Se l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male.
Il problema è che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali.
Ogni essere umano è un universo a sé stante.
Amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse.
Amare è permettere all’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro.
È un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del cuore.
Per questo, l’amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene.
Si soffre a causa degli attaccamenti.
Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall’altro.
Quando amiamo, ci offriamo totalmente senza chiedere niente in cambio, per il puro e semplice piacere di “dare.”
Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera disinteressata può avere luogo solo se c’è conoscenza.
Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima.E l’anima non si può indennizzare. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell’altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori.
Perché l’amore va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti allegri.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l’altro ci sarà sempre, qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente:
non si tratta di un nostro egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia.
Amare significa che non cambieremo né con il tempo né con le tormente né con gli inverni. Amare è attribuire all’altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; è sapere che anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi.
Dare amore non ne esaurisce la quantità, anzi, la aumenta.
E per ricambiare tutto quell’amore, bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.”
“Adesso ho capito!” rispose la rosa dopo una lunga pausa.
“È meglio viverlo che capirlo.” le consigliò il Piccolo Principe.
Buona giornata.
Grazie Bruno 🙂
Ciao!
Ti leggo da qualche giorno, ho letto la tua guida gratuita e sto per ordinare il tuo libro. Innanzitutto quindi voglio dirti GRAZIE.
Però ti prego, vorrei un consiglio. So che devo decidere io, ma so anche che mi serve qualcosa che mi aiuti a trovare la risposta che è dentro di me.
Ho 19 anni e sto con un ragazzo da quasi due anni. Fino a prima della quarantena andava tutto una favola. Amore, progetti. Da dopo la quarantena, verso luglio, lui mi ha mostrato dei lati di sé che non conoscevo. Ha passato una quarantena difficile, il suo papà è davvero un uomo pazzo (beveva detersivo per combattere il covid…) ma io ho sempre voluto mostrargli che ci sono per lui, sempre.
Quando verso luglio ho iniziato a vederlo perplesso, ho avuto paura di perderlo, sono sincera (so cosa hai scritto sulla paura di perdere qualcuno e hai ragione). Ma ho avuto paura e ho voluto fare di tutto. Ho iniziato a dare tutto senza chiedere niente in cambio. Amando lui e dimenticando di amare me… mettendomi da parte. Lui ha iniziato con i videogiochi e questa cosa mi faceva impazzire perché lo rende apatico, lui gioca mentre parla con me al telefono! E poi dopo tre mesi non sono riuscita più a tenermi, mi sentivo insicura sulla nostra relazione e volevo che mi facesse capire cosa prova per me.
Lui (non dal vivo ma dal telefono! Dal vivo stiamo BENE perché scherziamo, giochiamo, facciamo l’amore e condividiamo e lui non ha il coraggio di dirmi queste cose o non ne sente il bisogno ) lui per telefono mi dice che non sa cosa ha, non sa perché ma sente che è diverso dall’inizio della relazione (e questo è ovvio, perché se lui all’inizio era romantico e presente ora no, e perché comunque ovviamente le relazioni cambiano) e che lui si sente che prima o poi l’uomo tradisce sempre (in famiglia sua non ha esempi sani di amore in nessun senso e sento da parte sua la paura di essere abbandonato). Questo ragazzo mi fa capire che da una parte teme di perdere me , ma dall’altra mi dice che forse “sente l’istinto di qualcosa di nuovo perché prova degli istinti animali che non sa se sono veri o nella sua testa”.
Una donna qualsiasi sarebbe sparita. Io so però che lui probabilmente ha solo dei grandi problemi con se stesso e non riesce ad abbandonarsi all’idea di amare me, perché ovviamente questo fa paura.
Cosi gli ho detto che mi faceva male continuare a cercarlo io e di capire cosa prova, sapendo che io ci sono per lui.
Il giorno dopo, dopo un giorno che non ci sentiamo e dopo mesi che non me lo dice, mi scrive un messaggio “ti amo scusami non sapevo capirlo e avevo paura di dirlo ma ti amo se vuoi stare ancora con me”. Quando però lo chiamo, sento i tasti del computer di sottofondo e lui di nuovo è confuso.
Allora gli ho detto che non lo avrei cercato per un po’ perché mi fa male, e di fare lui… volevo vedere cosa fa… ma è passato un giorno, e non è successo niente.
Penso di amarlo, ma come dovrei fare? Probabilmente sta con me ma non è convinto perché non vuole, e soprattutto vorrei sentirlo ma vorrei tanto che mi cercasse lui… ma non posso aspettare ancora…
Ciao Esme,
per quale motivo non puoi aspettare ancora?
Posso, ma gli ho detto che aspetterò e gli starò vicino ma non da fidanzati, perché altrimenti lui si sentirà in gabbia e vincolato, e invece solo da libero può capire se quello che prova è amore. Io lo amo e penso che questo volergli lasciare spazio e tempo, ma non in una stupida pausa da fidanzati, proprio da uomo libero, sia una prova davvero forte di quanto sono disposta a vederlo felice, anche senza di me e senza che si senta costretto…
L’amore viene prima di una relazione.
Se pensi sia la scelta migliore, portala avanti con fiducia e resta sempre in ascolto per scegliere, giorno dopo giorno, quel che è la strada migliore 🙂
Se amo una persona Che non Mi rispetta é amore?
Ti chiedi se è amore il tuo 8che ami chi non ti rispetta) o il suo (che non ti rispetta)?
Il Mio Chi Non Mi rispetta
Dipende: ami per amare?
Ami per il gusto di amare, o perché senza questa persona, pur non rispettandoti, staresti male o saresti meno felice?
Questa pagina l’hai letta?
Amo e basta
🙂